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Energia: la liberalizzazione del mercato comporterà i tanto auspicati risparmi nelle bollette dei consumatori?



Il 2024 sarà ricordato come l’anno della completa liberalizzazione del mercato dell’energia: quella del gas si è già realizzata lo scorso 10 gennaio, mentre l’elettricità, prevista in un primo tempo il  1° di aprile, lo sarà a partire dal 1° luglio. Nei giorni scorsi, come abbiamo riportato nella notizia dell’8 febbraio scorso, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (Arera) ha individuato, tramite delle aste, le Aziende che forniranno il Servizio a Tutele Graduali (STG) di energia elettrica ai consumatori non vulnerabili che alla data del 1° luglio non avranno scelto un operatore del mercato libero. Ma a livello di costi delle bollette, che cosa ci aspetta?


I costi del gas dopo la liberalizzazione

Ai consumatori non vulnerabili che non hanno scelto alla data del 10 gennaio un fornitore del mercato libero, le aziende stanno applicando la tariffa PLACET (Prezzo Libero a Condizioni Equiparate di Tutela), il cui il prezzo è deciso dall’operatore, mentre le condizioni contrattuali sono decise dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA).

Dalle prime avvisaglie, oltre al ritorno dell’Iva al 22% con conseguente aumento delle bollette, sembrerebbe che la Placet sia più cara sia di quelle del mercato tutelato che di alcune del mercato libero.

Ricordiamo che ai consumatori tutti è data facoltà di scegliere in qualsiasi momento un fornitore del mercato libero. Se ciò non accadesse, i consumatori non vulnerabili del gas potranno continuare a stare nella PLACET per 3 anni.


I costi dell’energia elettrica dopo la liberalizzazione

I consumatori non vulnerabili dell’elettricità che non avranno scelto entro il 1° luglio 2024 un fornitore del mercato libero saranno serviti dal Servizio a Tutele graduali (STG). Il prezzo sarà determinato dall’Autorità sulla base del risultato delle aste effettuate dall’Acquirente Unico lo scorso gennaio.

Come per il gas, anche per l’elettricità, i consumatori possono scegliere un fornitore del mercato libero in qualsiasi momento. Se non lo fanno, potranno rimanere nel Servizio a Tutele Graduali per 3 anni.

Sebbene il prezzo STG definitivo sarà noto solo nel mese di luglio, si può già dedurre in qualche modo che la tariffa dovrebbe essere conveniente (il condizionale è d’obbligo), perché le aste sono state aggiudicate al ribasso. Ciò significherebbe che chi è rimasto fino all’ultimo nel tutelato e non è passato al mercato libero, potrebbe godere di bollette meno care con l’STG.

Tra l’altro, fino a giugno 2024, per i consumatori di energia elettrica passati al mercato libero è prevista la possibilità di rientrare nel mercato tutelato.


La nostra riflessione

A questo punto, come Adiconsum, ci poniamo una domanda: un mercato libero costruito con questi presupposti comporterà dei vantaggi per i consumatori come dovrebbe essere, in fatto di trasparenza e di risparmio in bolletta oppure no?  C’è infatti il rischio che non tutti i consumatori beneficeranno della liberalizzazione!

Adiconsum seguirà, attraverso le proprie strutture diffuse sul territorio, tutto il processo fino alla completa realizzazione, riservando particolare attenzione alle fasce più deboli, affinché non ci siano categorie penalizzate.

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