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Serve una riforma strutturale delle tariffe


Non bastano gli interventi-tampone Pur esprimendo apprezzamento per il decreto approvato dal Governo teso ad alleviare gli aumenti previsti nelle prossime bollette delle famiglie e delle PMI, a nostro avviso, come da tempo da noi richiesto, è necessario fare di più – dichiara Carlo De Masi, Presidente di Adiconsum nazionale. Non è con interventi-tampone che si risolve il problema del caro-bollette - prosegue De Masi - A oltre 20 anni dalla liberalizzazione del settore elettrico e a oltre 10 anni dalla liberalizzazione del mercato, ci troviamo ancora a rincorrere il problema del caro-bollette che a sua volta grava sulla competitività delle imprese e sulla vita delle famiglie alimenta la povertà energetica. Tutto questo in piena transizione energetica, rispetto alla quale il Governo non si è ancora dato una strategia chiara verso la transizione ecologica, sulla cui base adeguare la struttura tariffaria. Al riguardo vanno affrontati alcuni problemi indifferibili:

  • un vero mercato europeo dell’energia;

  • un piano di sviluppo delle reti e degli accumuli per far fronte alle crescenti energie rinnovabili, se davvero si vogliono superare le fonti fossili;

  • il passaggio di oneri e accise, non attinenti al consumo dell’energia, sulla fiscalità generale;

  • il contenimento definitivo dell’IVA e della tassazione;

  • il controllo delle aste di CO2;

  • la creazione di un Albo Venditori per il mercato libero, il cui accesso va consentito solo in cambio di determinate garanzie fidejussorie;

  • l’aumento del tetto ISEE del bonus sociale;

  • l'istituzione di un Fondo per combattere la povertà energetica, ecc..

In merito, la Relazione dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (Arera), presentata oggi alla Camera dei Deputati dal Presidente Stefano Besseghini, ha fornito indicazioni chiare, anche rispetto agli altri servizi essenziali, quali: acqua e rifiuti. Adiconsum – conclude De Masichiede, quindi, ancora una volta, al Governo di avviare un Tavolo con tutti gli stakeholder, comprese le Associazioni Consumatori, facenti parte del Consiglio Nazionale Consumatori e Utenti (CNCU), per decidere comunemente gli interventi strutturali necessari ed indifferibili tesi ad affrontare la strategia energetica che il Governo si darà per traguardare la transizione ecologica per evitare il ripetersi del caro-bollette con situazioni tampone.

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